Silvia Garulli – Educatrice Montessori
EDUCARE
Perché ho scelto di diventare educatore?
Si dice che l’educatore è un servizio di guida che si coordina con la volontà di perfezionamento dell’educando.
Si dice che l’insegnante è colui che esercita la professione d’insegnare.
Mi sono sempre sentita a mio agio immaginandomi parte di un percorso educativo condiviso, lo stesso che ho realizzato con i miei 3 figli e lo stesso che cerco di realizzare ogni giorno a fianco dei bambini che mi sono stati affidati e i caregiver con i quali ho condiviso vissuti e progettualità.
Credo che l’educazione non riguardi un rapporto privato ed esclusivo, seppur realizzato all’interno di un’istituzione, ma, semmai, veramente educativa nei confronti dei giovani e degli anziani è l’intera comunità di cui essi fanno parte.
Ritengo sia importante, perciò, recuperare da un lato tutte le possibilità educative che la comunità possiede e, dall’altro, organizzare intorno alla figura dell’educatore una rete di rapporti che lo configurino a sua volta come comunità.
Montessori: progetti e scuole
Coordinatrice e promotrice di numerose realizzazioni che hanno visto il metodo Montessori applicato ai diversi contesti educativi nazionali e internazionali, sono stata la prima ad avviare nella nostra regione Emilia Romagna progetti di scuole, case di riposo, centri diurni e realtà assistenziali.
Ho formato educatori, insegnanti, operatori e ho lavorato per e con le famiglie costruendo percorsi educativi importanti caratterizzati dall’applicazione del metodo Montessori.
Mi ritengo fortunata perché ho potuto conoscere e approfondire l’intero universo educativo che sempre porta al centro l’essere umano.
Ho collaborato con professionisti del campo educativo e realizzato progetti pilota, unici nel panorama italiano come “Montessori per la disabilità” e “Alzheimer e Montessori”.
Nella nostra città – Parma – sono stata promotrice e creatrice delle prime Case dei Bambini Montessori e delle strutture a convenzione con il Comune di Parma.
Mi sono spinta oltre il continente portando Montessori in Madagascar. Qui ho promosso e condotto il laboratorio “Imparo con le mani” affiancata da SOS Scuola – Gente d’Africa Associazione Umanitaria (https://www.gentedafrica.org/ )
Il laboratorio, rivolto a bambini di fascia di età 4 -13 anni, ha potuto confermare quanto studiato e diffuso dal metodo stesso.
Attenzione, interesse e coinvolgimento sono stati parametri importanti che si sono manifestati anche dall’altra parte del mondo in condizioni di vita e società molto diverse dalla nostra.
Abbiamo una visione educativa troppo europeista:
il bambino che ci immaginiamo e che studiamo sui libri e all’università è il bambino occidentale che sentiamo vicino perché rappresenta il nostro contesto.
Sono sempre stata interessata, e motivata a conoscere e studiare altro e oltre.
Sono affascinata dall’essere umano e dal contesto educativo che esso incarna e di cui si fa testimone.
Questa passione mi ha portato, e mi porta tutt’ora, a spingermi verso quei territori inesplorati (paesi e pensieri) che parlano dell’uomo, di tutti e di ciascuno.
Montessori: la malattia di Alzheimer
Dal 2016, inoltre, mi sono avvicinata al mondo dei meno giovani.
Per la prima volta, infatti, sono venuta a conoscenza dell’applicabilità del metodo Montessori alla malattia di Alzheimer.
Con la passione e la voglia di conoscere che sempre mi ha caratterizzato, ho iniziato a studiare e interessarmi a questo nuovo contesto.
Sono venuta a conoscenza del meraviglioso lavoro del Dr. Cameron J. Camp (https://www.cen4ard.com/news/author/cameron-j-camp/ ), al quale mi sono appassionata e, il cui manuale ho potuto tradurre grazie al contributo professionale e all’amicizia con la stimata Dr.ssa Neurologa Farina Elisabetta (https://www.elisabettafarina-neuro.it/info/ ). Proprio in questi giorni – Febbraio 2020 – la casa editrice Erickson sta lavorando per la stampa, pubblicazione e divulgazione del manuale.
La nostra collaborazione, che perdura tutt’ora, ci ha visto complici nella validazione del protocollo MAS (Montessori Assessment System) e in molteplici attività divulgative e formative.
Da allora studio, approfondisco e promuovo corsi e percorsi dedicati a caregiver, operatori e istituzioni con le quali ho avviato nella città di Parma, un cammino importante che ha dato alla luce la prima schiera di operatori formati e preparati a somministrare il PMD (Programma Montessori per la Demenza – Dr.Camp) all’interno delle strutture RSA del Comune di Parma (https://www.ecodiparma.it/2018/05/25/ad-personam-combatte-la-demenza-senile-metodo-montessori/ )
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