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Progetto Madagascar e Montessori: “TSIKITSIKI”- SOS SCUOLA

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Madagascar e Montessori Parma: TSIKITSIKI – SOS SCUOLA

Il Progetto “Madagascar e Montessori: TSIKITSIKI – SOS SCUOLA”, condotto e realizzato in Madagascar, è stato, senza dubbio, l’esperienza educativa che più mi ha toccato il cuore.

Un “AULA APERTA”

Con l’associazione GENTE D’AFRICA di cui faccio parte, e la collega Raffaella Berto psicologa e psicoterapeuta di Varese abbiamo attuato questo importante progetto educativo che ha visto la realizzazione di una vera e propria “AULA APERTA”.

L’AULA APERTA fu  in grado di accogliere bambini provenienti da contesti svantaggiati e deprivati. Ha, inoltre, offerto loro la possibilità di proseguire o iniziare un percorso scolastico alternativo e individuale che altrimenti sarebbe stato compromesso e frammentato.

Un progetto “ALTERNATIVO”

Il progetto si è rivelato senz’altro ALTERNATIVO.

Alternativo perché abbiamo scelto di introdurre attività e proposte esperienziali controcorrente. Esse, infatti, veicolano concetti importanti e che affondano le radici nel movimento come principio base del apprendimento (confermato dalle ultime ricerche scientifiche).

Le attività scelte, di solito, non sono tra quelle presenti nella classiche aule scolastiche.

Sono, difatti, ispirate al metodo Montessori.

Un progetto “INDIVIDUALE”

Un’altra caratteristica del “Progetto Madagascar e Montessori: TSIKITSIKI – SOS SCUOLA” è il suo essere stato INDIVIDUALE.

Individuale perché ogni piano educativo, per essere efficace e incontrare l’interesse del bambino, deve poter rispecchiare le caratteristiche e rispondere ai bisogni del singolo individuo.

STORIE DI APPRENDIMENTO

L’Africa, tanto affascinante e incredibilmente bella, è, al contempo, un territorio difficile perché molto molto lontano dal nostro modo di vivere, sentire e pensare.

Eppure, questi bambini hanno risposto con una tale gioia e un tale coinvolgimento da spazzare qualsiasi dubbio o esitazione in merito alla validità della proposta.
Ogni bambino, durante tutto il periodo passato assieme, ci ha mostrato in modo chiaro la strada che insieme avremmo potuto percorrere.
Strada che poi ci ha portato a realizzare quello che sarebbe diventato modello da seguire e implementare.

Con l’aiuto dei volontari di “IBO Italia“, abbiamo osservato e progettato le Storie di Apprendimento di ciascun bambino, ovvero le opportunità educative che ciascun bambino metteva in campo per trarre dall’ambiente il massimo potenziale educativo.

Tutto questo ha generato importanti e positive ricadute su apprendimenti e benessere.

 Il lavoro è stato da me condotto e coordinato con la supervisione di Raffaella Berto e il sostegno e la grande professionalità dei volontari IBO Italia tanto da divenire un progetto importante e continuativo sia per l’ associazione che per il territorio (https://www.gentedafrica.org/progetti/154).